di Redazione
Il Piemonte scrive al ministro per sollecitare il controllo del lupo
Il vicepresidente del Piemonte Fabio Carosso ha scritto una lettera al ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin per chiedere l'approvazione con urgenza di una strategia condivisa per la gestione del lupo, controllo della specie compreso
Negli scorsi giorni, il Piemonte, che da solo ospita i due terzi dei lupi presenti sull'arco alpino, ha scritto una lettera al ministro dell'Ambiente e della sovranità energetica per sollecitare la ripresa dell'iter di approvazione dell'accordo sul Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia.
«I dati emersi dal monitoraggio nazionale condotto tra il 2020 e 2021 - si legge nella lettera - frutto della collaborazione tra il Ministero della transizione ecologica, ISPRA e i ricercatori del progetto Life Wolf Alps EU, circa gli esemplari di lupo presenti sul territorio, restituiscono numeri assolutamente preoccupanti sia per l'elevato numero dei soggetti rilevati, che per le prevedibili conseguenze circa la loro pericolosità». La missiva prosegue poi ricordando le ormai quotidiane segnalazioni effettuate da amministratori locali, allevatori e residenti che riportano pericolosi avvicinamenti e attacchi a greggi e animali domestici definendoli non più sottovalutabili.
Alla luce delle considerazioni espresse, il Piemonte chiede quindi «l'approvazione in tempi rapidi, come già sollecitato, del "Piano lupo nazionale" e una strategia condivisa ed efficace per il controllo di lupi e ibridi». Ma non finisce qui. La Regione, conscia del fatto che, anche se attivato celermente, l'iter richiederebbe mesi, chiede che siano definite sin da subito delle azioni per contenere l'aumento delle predazioni e il problema dell'avvicinamento del lupo alle zone abitate, con rifermento sopratutto alle eventuali responsabilità che potrebbero manifestarsi a carico delle istituzioni.
Sicuramente, nell'elaborazione della richiesta, oltre ad una situazione ormai esasperata, ha pesato anche quanto successo in Trentino dopo l'attacco mortale dell'orsa JJ4 che ha innescato il dibattito sulla gestione dei grandi carnivori e sulle eventuali responsabilità a carico dei soggetti chiamati ad occuparsene. Occorrerà ora vedere come risponderà e come deciderà di approcciare il tema il Ministero.
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