di Redazione
La Toscana riscrive le regole per la carne di selvaggina
La Giunta regionale toscana ha modificato la normativa recependo l'accordo tra Governo, regioni e provincie autonome sull'igiene delle carni di selvaggine selvatica
Anche la Toscana ha recepito le linee guida per il consumo e la cessione delle carni di selvaggina selvatica fissate nel 2021 dalla Conferenza Stato-Regioni. Le nuove linee guida intervengono su aspetti già precedentemente normati andandone però a modificare alcuni dettagli. Le modifiche approvate a livello nazionale si erano rese necessarie a seguito della mutata situazione e disponibilità inerente principalmente gli ungulati selvatici il cui prelievo è fortemente aumentano negli ultimi anni.
Tra le principali novità troviamo il potenziamento della formazione degli operatori che si trovano a gestite questa preziosa risorsa, una nuova modalità di definizione del numero di capi cedibili che permette un'applicazione più funzionale anche in relazione alle differenze tra le varie specie di ungulati cacciabili e la valorizzazione dei centri di raccolta della selvaggina.
«Il recepimento delle nuove linee guida e l'approvazione del documento regionale con l'assessorato dell'agro-alimentare - ha commentato l'Assessore Simone Bezzini - è la naturale prosecuzione di un percorso di garanzia e implementazione degli standard in materia di sicurezza alimentare che la Regione ha intrapreso già da diversi anni. Serve a tutelare il consumatore finale da un punto di vista sanitario e di tracciabilità, ma offre pure l'opportunità di valorizzare le carni di selvaggina selvatica nell'ambito di una sua filiera specifica».
Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.