di Redazione
Lo sciacallo dorato è arrivato anche nelle Marche
L'investimento di un esemplare di sciacallo dorato a Potenza Picena, nelle Marche, sposta ancora più a sud il confine di un areale in fortissima espansione
Fino a domenica mattina, quando un giovane esemplare maschio di circa un anno di sciacallo dorato è stato investito in un comune della provincia di Macerata, si pensava che l'areale della specie si attestasse molto più a nord, all'incirca all'altezza di Emilia Romagna e Toscana.
La scoperta di uno sciacallo dorato così a sud è l'ennesima conferma che la riconquista della penisola messa in atto dalla specie procede a passo serrato. Fino a qualche anno fa infatti, seppur ricompreso nell'elenco delle specie particolarmente protette, il Canis Aureus, questo il suo nome in latino, era praticamente assente dalla nostra penisola fatta eccezione per le zone a ridosso del confine orientale con la Slovenia. Negli ultimi anni questo canide "a metà strada tra lupo e volpe" ha invece fatto registrare la sua presenza in Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e ora anche nelle Marche.
Non è dato sapere quanti esemplari occupino a oggi tale areale ma, per quanto la sua ricomparsa sia un bene per biodiversità, in futuro il suo impatto sull'attività venatoria potrebbe essere tutt'altro che irrilevante come insegnano alcune realtà europee dove lo sciacallo dorato è presente da molto più tempo.
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