di Redazione
Casi di trichinellosi nell'uomo, allarme nel foggiano
Sono ormai una decina i casi di trichinellosi registrati nel foggiano. È importante non abbassare la guardia quando si tratta di controlli sanitari sui capi abbattuti in attività venatoria
Sono almeno dieci i casi di trichinellosi nell'uomo segnalati a San Marco in Lamis in provincia di Foggia. La trichinellosi è una zoonosi (una malattia degli animali trasmissibile all'uomo) causata da parassiti che si insediano nei muscoli ed è legata al consumo di carni crude o poco cotte di cavallo, suino e cinghiale. Il servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale dell'Asl di Foggia ha avviato una capillare attività di controllo e verifica dei prodotti alimentari con sospetta infestazione da trichinella, ma il sospetto è che a causare la malattia sia stato il consumo di carne di cinghiale.
Nonostante al momento non ci siano certezze sul fatto che a scatenare il focolaio della malattia sia stata carne di cinghiale proveniente da attività venatoria, giova comunque ricordare che è fondamentale tenere alta la guardia in merito ai possibili pericoli sanitari legati al consumo di carni di selvaggina. Per questo ogni regione, seppur con regole lievemente diverse, garantisce la verifica sanitaria delle carcasse di cinghiale, specie che rischia di essere portatrice di zoonosi.
In tale ottica è possibile anche frequentare il corso per cacciatore formato ai sensi dei Reg. CE 852 e 853 del 2004 ottenendo la relativa abilitazione. Il corso, oltre a trasmettere le nozioni legate alle possibili malattie della selvaggina, è pensato per trasmettere tutte le competenze necessarie a una trasformazione e a un consumo corretti della selvaggina abbattuta durante l'attività venatoria.
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