di Redazione
La gestione faunistica può essere parte dell'attività agricola?
Eps e Confagricoltura hanno deciso di puntare al riconoscimento della gestione faunistica e venatoria come attività connessa all'agricoltura
La situazione eccezionale che sta attraversando il mondo agricolo e non solo spinge i portatori di interesse a far fonte comune. È proprio per questo che Confagricoltura ed Ente produttori selvaggina hanno deciso di potenziare il proprio ruolo di rappresentanza e assistenza delle imprese agricole nella gestione faunistica e faunistico venatoria.
Le due realtà associative avevano già dato prova di aver creato un fronte comune con il convegno organizzato a gennaio a Viterbo. Ora, dopo che nei mesi scorsi Eps ha formalizzato ufficialmente l'adesione a Confagricoltura, si iniziano a porre le basi per portare avanti le future iniziative in merito all'attività di tutela delle politiche di gestione e di pianificazione faunistica sul piano economico, tecnico e sindacale.
Tre le strategie che il binomio Confagricoltura-Eps intende mettere in campo. Un adeguato riconoscimento di tutte le attività portate avanti autonomamente dal mondo agricolo ma che vanno a beneficio dell'intero sistema della biodiversità e della collettività, una piena progettazione e valorizzazione della filiera alimentare, venatoria e naturalistica che comporti ricadute sul territorio limitrofo e una revisione delle politiche fiscali che riconosca la gestione faunistica come attività connessa all'agricoltura.
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