Secondo il presidente di Assoarmieri il tiro, nelle varie sue forme, andrebbe trattato al pari degli altri sport anche in ambiente scolastico
Secondo il presidente di Assoarmieri il tiro, nelle varie sue forme, andrebbe trattato al pari degli altri sport anche in ambiente scolastico - © U.S. Army
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Bana, Assoarmieri: tiro a volo nelle scuole al pari degli altri sport

A pochi giorni dall'articolo de La Stampa che ha innescato la polemica in merito alle presunte parole del sottosegretario Fazzolari sulle "armi a scuola", il presidente di Assoarmieri Bana ha rilasciato un'intervista sul tema dell'avvicinamento dei più giovani allo sport del tiro nelle sue varie forme

Negli scorsi giorni è comparso sulle colonne de La Stampa un articolo nel quale si sosteneva che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari avesse aperto alla possibilità di "insegnare a sparare nelle scuole". Fazzolari si è subito affrettato a smentire quanto riportato dal quotidiano bollando l'articolo come ridicolo e infondato, ma ciò non è stato sufficiente a evitare la polemica e sul tema è dovuto intervenire pure il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Oggi, sempre su La Stampa, comprare invece un'intervista all'Avvocato Antonio Bana, presidente di Assoarmieri, che sul tema si è espresso molto chiaramente.

Bana, dopo aver cercato di minimizzare la polemica, ha affermato che, pur non essendoci in alcun mono la volontà di far entrare le armi nelle scuole, c'è stato «un approfondimento da parte della Fitav che nel cosiddetto progetto Care, acronimo di Cultura, Autocontollo, Regole ed Emozioni, si propone proprio di portate lo sport del tiro a volo negli istituti scolastici di primo e secondo grado». Il presidente Assoarmieri ha poi affermato che il tiro nelle varie sue forme andrebbe trattato al pari degli altri sport e che con una simile proposta si vuole semplicemente dare la possibilità agli studenti interessati di avvicinarsi a una pratica sportiva nella quale il nostro paese eccelle a livello mondiale.

Il giornalista de La Stampa ha poi chiesto a Bana se un tale ragionamento non introducesse «una pericolosa familiarità con le armi nelle scuole», ma l'avvocato lo ha giustamente contraddetto affermando che, se si replicasse un simile ragionamento, bisognerebbe allora togliere i coltelli dalle cucine per paura della familiarità con le armi bianche. Bana ha inoltre ricordato che chi detiene legalmente un'arma è il primo a possedere le nozioni per il corretto uso e custodia della stessa. Anche eccellere nello sport e nella produzione armiera è un vanto per il nostro paese secondo Bana che, interrogato sul tema, ha ricordato come la produzione di armi sportive e da caccia consegni all'economia nazionale un comparto del valore di otto miliardi di euro.

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