di Redazione
Cambiano le modalità per l'abilitazione al maneggio delle armi
Dal 1 gennaio 2023 sono cambiate le modalità per il conseguimento del Diploma di Idoneità al Maneggio delle Armi (Dima) rilasciato dalle strutture affiliate alla Uits e necessario per avanzare istanza di rilascio del porto d'armi.
La principale delle novità è l'introduzione di una verifica scritta dell'apprendimento delle nozioni teoriche oggetto del corso. La valutazione consiste in un test basato su quindici domande a risposta multipla. Per passare la prova occorrerà rispondere correttamente ad almeno tredici domande. Il test con la valutazione finale, firmato dal corsista e dal docente, resterà, al pari dei test delle prove pratiche, agli atti della sezione. Sul sito Uits è possibile reperire i manuali con le nozioni teoriche necessarie al conseguimento dell'abilitazione.
Cambiano anche le modalità delle prove pratiche. Se prima era sufficiente sparare 30 colpi con arma corta e altrettanti con arma lunga, ora il numero di colpi da sparare per ognuna di esse è stato portato a 50. Restano invariate le percentuali minime di colpi correttamente piazzati nel bersaglio necessari a conseguire l'abilitazione. Alle due prove "classiche" si aggiungono anche dieci colpi con fucile a canna liscia cal. 12, di cui almeno otto a bersaglio.
Non poche novità insomma. Ora bisognerà vedere come le varie sezioni del Tsn si destreggeranno nell'applicazione delle nuove direttive che nei primi giorni del 2023 hanno già creato qualche disguido e suscitato perplessità.
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