di Redazione
Un cacciatore ventottenne ha abbattuto una gru di 33 anni
Chissà cosa deve aver pensato Austin Davis, giovane cacciatore ventottenne del Tennessee, quanto ha scoperto che la gru canadese che aveva abbattuto era più vecchia di lui. Il ragazzo, riporta la rivista americana Field&Stream, ha abbattuto l'animale cacciando da appostamento dopo aver ottenuto un regolare permesso per cacciare due esemplari di gru. Una volta recuperata la preda si è accorto che era dotata di un anello identificativo e ha attivato la procedura per la segnalazione. Si è così scoperto che l'esemplare era stato inanellato ben 33 anni prima a Germfask, nel Michigan, nell'agosto del 1989.
La ricerca scientifica basata sulla marcatura individuale degli uccelli ebbe inizio nel 1889, quando l'ornitologo danese H.D.Mortensen rilasciò alcuni storni ai quali aveva applicato degli anelli metallici autocostruiti sui quali aveva impresso un numero progressivo ed il suo indirizzo. Da allora tale tecnica si è evoluta diventando, fino all'avvento delle ben più moderne e sofisticate tecniche di monitoraggio satellitare, il principale strumento per raccogliere importanti informazioni sulla biologia e sulle rotte di migrazione di molti uccelli.
I cacciatori svolgono un ruolo molto importante in questa tecnica di monitoraggio perché buona parte delle "ricatture", ovvero la cattura di un uccello precedentemente inanellato, avviene grazie ad un abbattimento. Risulta quindi di fondamentale importanza che chiunque abbatta un uccello dotato di anello identificativo lo comunichi alle autorità competenti. Per l'Italia la comunicazione va inoltrata all'Ispra oppure è possibile inserire i dati sul sito messo a disposizione dall'Euring, l'Unione europea per l'inanellamento che coordina le attività in tutta Europa.
Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.