di Redazione
Continua la mobilitazione contro la carne sintetica
Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le iniziative contro la possibile approvazione da parte delle autorità europee della vendita di "carne sintetica", ovvero prodotti creati in vitro tramite l'impiego di cellule staminali e boireattori. "Carne non carne", un vero e proprio ossimoro che con l'allevamento e la macellazione di animali non hanno alcuna relazione. Un tema già toccato da Hunting Log in un precedente articolo a cura di Matteo Brogi.
Tra le varie iniziative anche una raccolta firme promossa da Coldiretti Giovani Impresa, Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition che mira ad ottenere un largo consenso e alla quale le varie articolazioni locali delle realtà coinvolte stanno dando parecchia visibilità. Quello della lotta ai "prodotti Frankenstein" pare quindi essere un argomento destinato a rimanere al centro del dibattito dal momento che anche il Ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, in occasione dell'inaugurazione della 124esima edizione di Fieracavalli, ha espresso una posizione chiara arrivando ad affermare: «Non ci arrenderemo a mangiare carne prodotta in laboratorio».
Sul tema, in occasione del Villaggio Coldiretti di Milano, si era espresso il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che aveva affermato: «Le bugie sul cibo in provetta confermano che c'è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione». Proprio in quell'occasione il neo premier Giorgia Meloni, alla sua prima uscita pubblica dopo la vittoria elettorale, aveva sottoscritto la petizione contro la carne sintetica.
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