di Redazione
Cervi in Abruzzo, la soap opera continua
Le associazioni animaliste, come preannunciato, hanno impugnato il decreto del Tar davanti al Consiglio di Stato che ha sospeso il prelievo almeno fino al 7 novembre
Niente da fare. Pare non si avvii verso una conclusione la vicenda dell'apertura della caccia di selezione al cervo in Abruzzo. L'avvio della stagione era previsto per la giornata di oggi, ma la alcune problematiche di natura burocratica avevano già di fatto rimandato l'inizio della stagione. Poi, in mattinata, è arrivato anche la sospensione dettata dal Consiglio di Stato.
Gli animalisti lo avevano annunciato. Dopo l'ordinanza del Tar, che di fatto rigettava ogni loro richiesta riconoscendo la bontà del lavoro della Regione, hanno deciso di proseguire la loro battaglia ideologica davanti al massimo organo della giustizia amministrativa che ha accolto il ricorso di Wwf Italia, Lav e Lndc Animal Protection sospendendo il prelievo fino al 7 novembre 2024, quando è stata fissata la discussione in Camera di consiglio.
Ora si attende il giudizio del Consiglio di Stato e nel frattempo si lavora per sistemare i dettagli che avevano spinto la Regione a rinviare l'inizio del prelievo come per esempio la realizzazione dei centri di lavorazione e l'acquisto delle fascette. Nel frattempo gli animalisti cantano vittoria e lo fanno con toni trionfalistici. Al momento si tratta però di una sospensione tecnica a fronte della presenza dei presupposti per il ricorso che potrebbe trasformarsi in una vittoria di Pirro. Occorrerà attendere il giudizio di merito dei giudici di Palazzo Spada per sapere come evolverà quella che ormai inizia a sembrare una soap opera.
Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.