L'idea è quella di abbattere fino a otto orsi l'anno nel prossimo biennio
L'idea è quella di abbattere fino a otto orsi l'anno nel prossimo biennio - © Isiwal
Pubblicato il in Conservazione
di Redazione

In Trentino pronta la legge per abbattere gli orsi

Il Consiglio provinciale trentino sarà chiamato a esprimersi su un disegno di legge approvato dalla Giunta che mira a semplificare gli abbattimenti degli orsi per contenerne il numero

La Giunta della Provincia autonoma di Trento ha approvato venerdì scorso, su proposta dell'assessore alle foreste Roberto Failoni, un disegno di legge che mira a contenere il trend di crescita degli orsi in Trentino. Secondo la Giunta, la dimensione attuale della popolazione, oltre 100 esemplari, rende necessaria l'approvazione di un atto che metta un freno all'impennata della popolazione di plantigradi, a garanzia della sicurezza delle persone, con l'effetto di migliorare anche le condizioni di lavoro degli agricoltori e di quanti lavorano nell'ambiente forestale.

Il disegno le legge, secondo quanto dichiarato da Failoni, sarebbe frutto di un accordo con il Governo che rappresenta un cambio di passo importante oltre che un risultato che guarda alla specificità del territorio trentino. Ora spetterà al Consiglio provinciale, dopo il necessario passaggio nella Commissione competente, approvare quanto proposto dalla Giunta. Nello specifico il ddl conferma che spetta al presidente della Provincia la possibilità di disporre l'abbattimento dei singoli esemplari problematici, quale misura di sottrazione permanente all'ambiente naturale.

Nell'elaborazione del provvedimento, sulla base di valutazioni demografiche condotte da Ispra, è stata inoltre definita una norma di prima applicazione per la quale, per i prossimi due anni, il numero di orsi potenzialmente "rimovibili" è fisato a otto l'anno di cui massimo due femmine e due maschi adulti. A partire dal 2026, le quote massime saranno ridefinite in base all'andamento della popolazione.

L'iniziativa legislativa ha ovviamente registrato le proteste del mondo ambientalista. Massimo Vitturi, responsabile area animali selvatici della Lav, ha affermato che l'associazione è pronta a contrastare il disegno di legge in ogni possibile sede arrivando finanche alla Commissione Europea. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell'Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e della Lega italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente (Leidaa), invece ha auspicato che il governo blocchi il ddl perché, a suo dire, in contrasto con le norme europee e la Costituzione e ha invocato l'intervento diretto del ministro Salvini.

Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.

Altri articoli dalla sezione Conservazione

Il CIC celebra conservazione e uso sostenibile della biodivestità
Pubblicato il in Conservazione
di Redazione
Il CIC celebra conservazione e uso sostenibile della biodivestità

Il Cic ha conferito alla MansurAbad Community-Based Protected Area in Iran il prestigioso premio Markhor 2024 >>

La biodiversità diminuisce più rapidamente nelle aree protette
Pubblicato il in Conservazione
di Redazione
La biodiversità diminuisce più rapidamente nelle aree protette

Secondo una ricerca la biodiversità diminuirebbe più rapidamente all'interno delle aree protette >>

Un altro passo avanti per il declassamento del lupo
Pubblicato il in Conservazione
di Redazione
Un altro passo avanti per il declassamento del lupo

Il Consiglio dell'Unione Europea ha autorizzato la Commissione a procedere con la proposta di declassamento nella prossima riunione della Convenzione di Berna >>

In Abruzzo si potrà cacciare per la prima volta il cervo
Pubblicato il in Conservazione
di Redazione
In Abruzzo si potrà cacciare per la prima volta il cervo

La Giunta regionale ha approvato il primo piano di prelievo del cervo che sarà dunque cacciabile a partire dalla stagione 24/25 >>