di Redazione
Nuova ordinanza Psa per l'Emilia Romagna
La regione Emilia Romagna ha emanato una nuova ordinanza che anticipa l'applicazione di una serie di norme, in attesa della modifica del regolamento europeo, che ridisegna la geografia della Psa
Stefano Bonaccini, presidente della Giunta regionale dell'Emilia Romagna, ha emanato ieri un'ordinanza avente per oggetto "Misure di prevenzione, controllo ed eradicazione della peste suina africana - Intestazione all'ordinanza n. 142/2023". Sostanzialmente il documento, in attesa della modifica da parte della Commissione Europea del Regolamento che identifica i comuni colpiti dal virus, anticipa tutte le misure previste dalla normativa fin da subito.
Nei comuni di Bettola, Bobbio, Coli, Farini, Gazzola, Pianello Val Tidone, Piozzano, Ponte dell'Olio, Rivergaro, Travo, Vigolzone, Alta Val Tidone si applicheranno le misure previste per la zona di restrizione di tipo II, mentre a quelli di Agazzano, Borgonovo Val Tidone, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Gropparello, Morfasso, Podenzano, San Giorgio Piacentino, Ziano Piacentino quelle previste per la zona di restrizione di tipo I.
Quello che sta succedendo in questo momento in Emilia Romagna, con un importante allargamento delle zone infette e con casi di positività riscontrati a km di distanza da dove si pensava assestatasi la malattia, è sintomatico di come qualcosa negli scorsi mesi non abbia funzionato, soprattuto in tema di sorveglianza passiva.
La particolare dinamica della diffusione del virus nella Regione rende lecito domandarsi se sia stata messa in opera un'efficace attività di monitoraggio e se si sia sempre provveduto alla tempestiva segnalazione delle carcasse. Ad ogni modo, che lo si sia fatto o meno, la malattia non ha tardato a manifestarsi, con conseguenze ancora peggiori di quelle che, forse, si è cercato di evitare.
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