di Redazione
Per la Convenzione di Berna il lupo resta rigorosamente protetto
La Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei biotopi in Europa, nota come Convenzione di Berna è impegnata in questi giorni a Strasburgo nella 58esima riunione del suo Comitato permanente. Nella giornata di ieri, la seconda dei lavori, è stata esaminata la richiesta di modifica dello status di protezione del Lupo. La problematica era stata anche recentemente affrontata in una risoluzione del parlamento europeo che aveva avanzato una simile richiesta alla Commissione Europea.
La valutazione sul cambio di stato si è resa necessaria dopo che la Svizzera ha formalmente avanzato la richiesta di declassare il grande carnivoro da specie "rigidamente protetta" a "protetta". Una simile modifica, pur formalmente garantendo protezione al lupo, avrebbe potuto agevolare i paesi sottoscrittori dell'accordo internazionale nella gestione delle popolazioni concedendogli un maggior margine di manovra in caso di esemplari problematici o densità troppo alte.
Il gruppo di esperti IUCN incaricato dal Comitato permanente di redigere una relazione sullo stato di conservazione del lupo europeo, il Large Carnivore Initiative of Europe, ha affermato: «Lo stato di conservazione su scala europea è innegabilmente positivo e la specie può essere classificata come "Least Concern" (minima preoccupazione) nel sistema IUCN quando la valutazione viene effettuata su scala continentale»(Boitani et al. 2022). Nonostante ciò il Comitato ha respinto la richiesta con 24 voti contrari e solo sei favorevoli, non ritenendo che l'attuale stato di conservazione del lupo, per quanto decisamente migliorato, sia tale da giustificare il passaggio dall'Allegato II all'Allegato III.
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